Occhio in  Vasca Occhio in Vasca Occhio  in  Vasca
Occhio  in  Vasca

Menu:

Cos'è il "Nuoto per Salvamento"?

Il nuoto per salvamento è una disciplina sportiva appartenente alle specialità acquatiche patrocinate dalla FIN (Federazione Italiana Nuoto). 

Questa specialità comprende più gare: alcune in piscina, altre sulla spiaggia o nel mare. Il tutto è finalizzato a simulare agonisticamente una situazione più o meno veritiera di salvataggio in acqua. In piscina ci sono 11 tipologie diverse di gara che l'atleta può decidere di fare a sua discrezione anche a seconda della categoria di appartenenza. 

Una volta spiegato in termini tecnici di cosa stiamo parlando, passiamo alle esperienze personali.

il Nuoto per Salvamento è una disciplina molto particolare, che richiede uno sforzo fisico e mentale a volte superiore al Nuto Agonistico, causato sia dall'utilizzo di attrezzature specifiche nelle gare (sottopassaggi, pinne, manichini, torpedo) sia dalla particolarità della gara stessa, che non si basa esclusivamente sul primeggiare nei confronti degli altri o di un tempo limite, ma, oltre a questo, anche sul compiere un'azione specifica e tecnica nel minor tempo possibile, come il trasporto di un manichino. 
il Nuoto per Salvamento è una disciplina molto interessante, che, oltre a mescolare insieme divertimento, competizione, attività fisica e mentale molto intense, facilita anche il percorso per chi volesse prendere il Brevetto di Assistente Bagnanti; quindi possiamo dire che abbia anche degli "Sbocchi Lavorativi". 


Nelle Marche è nato più come un ripiego per gli ex atleti dell'agonismo, che come una Disciplina vera e propria; ma stà prendendo sempre più piede in diverse piscine della regione. 
La speranza di tutti è che si possa arrivare a livelli come quelli del Lazio, della Toscana, o dell'Abruzzo, dove il salvamento è visto alla pari dell'Agonismo, se non superiore. 
Il primo passo sarebbe quello di presentare due strade ai giovani atleti della Propaganda una volta finito questo periodo: il Nuoto Agonistico o il Nuoto per Salvamento, non facendo discriminazioni però attraverso le qualità degli atleti, altrimenti non si andrebbe mai avanti. 


Questo processo è sicuramente lungo; anche perchè servirebbero sicuramente più istruttori qualificati di quelli che ci sono attualmente, e prima di formare gli atleti bisogna formare gli istruttori. Almeno personalmente spero in futuro di ridare al Salvamento quello che "lui" mi ha dato e mi sta dando: tante soddisfazioni, tanto spasso e tanto lavoro. 


Con l'augurio che questa piccola e soprattutto male organizzata presentazione del Nuoto per Salvamento sproni qualcuno (atleti o istruttori) a intraprendere questa strada in tutte le piscine della Regione saluto tutti. 


Matteo Tosoni